La palizzata in legno
Bellissima, proprio un bel regalo per i cavalli. Non tutti sono d’accordo sul fatto che il cavallo debba farsi i denti su queste costose recinzioni, ma per altri è “un bene”, perché dai vari trattamenti per evitare che il legno si degradi è vero che sicuramente si ottengono preziose integrazioni alimentari. Una volta che il nostro cavallo è riuscito a romperla, schiodarla o abbatterla eccola trasformata in una lancia degna di un torneo medioevale. Avete mai visto un cavallo che nel tentativo di saltarla si è impalato? Molti cavalli hanno avuto bisogno di attente cure mediche!
Le recinzioni in materiale plastico
Le belle recinzioni in PVC che vedete anche nei film americani, hanno un problema. Devono confrontare la loro bellezza con le caratteristiche necessarie per essere elette a recinzioni per cavalli. Un cavallo quando si struscia anche solo lateralmente esercita una pressione di circa 200 kg. Potete immaginare il risultato! Nel migliore dei casi sfilerà i pali orizzontali. Ecco perché talune comprendono addirittura il posto per l’inserimento del nastro elettrico.
La recinzione in cemento
Spesso è troppo bassa; il cavallo la studia e la prende come un ostacolo da saltare o un qualcosa su cui strusciarsi, non come per il nastro dove associa alla parte visiva, un significato misterioso (la scossa). Ha come svantaggio il fatto che è molto rigida e non cede ad alcuna sollecitazione, anche quando il cavallo ci va a sbattere contro in corsa. Le conseguenze sono come voi potete pensare drammatiche e il vostro veterinario potrà fare ben poco. Un Nastro Antiurto su queste recinzioni aiuta a evitare che il cavallo si avvicini. Risultato: la recinzione durerà più a lungo perché non sollecitata e il cavallo avrà una vita migliore. Questo evita anche che il cavallo si strusci, infili la testa attraverso gli elementi orizzontali, forzando la recinzione o più semplicemente si gratti tutta la criniera rovinandosela.
La corda elettrificata
La prima volta che è comparsa in Svezia, noi l’abbiamo trovata troppo pericolosa.
È troppo resistente (resiste a circa due tonnellate alla rottura), ed è troppo fine per essere visibile (da 8 a 12 mm).
Abbiamo già descritto come delle recinzioni al pari del filo di ferro, fini e forti, siano troppo pericolose pensate che sconsigliamo l’utilizzo del nostro Rif. B1, il nastro piccolo, da solo!
La foto mostra uno stallone olandese che aveva il paddock in corda elettrificata. Il cavallo è morto con il collo tranciato. Valutate voi.
La recinzione in rete per animali
I fabbricanti si sono ingegnati nel creare una rete a maglie di differente grossezza ma ciò permette ai cavalli di rimanerci impigliati con i piedi o, se ferrati, di rimanere bloccati e agganciati tutte le volte che si sdraieranno vicino.
I cavalli in più vi si appoggiano, si grattano e in questo modo rimangono impigliati.
Le recinzioni con siepi con spine
Sono una buona soluzione per chi vuole isolare i cavalli, tolgono la visuale a chi deve controllare i cavalli nei recinti. Hanno come svantaggio che non sono continue e con il tempo, e la morte di qualche pianta, si riempiono di buchi: niente di più sbagliato andare a bloccare questi con fili di ferro. D’estate con mosche, moscerini e tafani i cavalli sono spinti da un irrefrenabile istinto che li porta a grattarsi. Le spine oltre a micro lacerazioni provocano danni serissimi agli occhi! Non solo… attenti che certe bacche e addirittura certe siepi, sono velenose.
Le recinzioni elettriche per bovini
Pochissimo visibili, dopo una stagione si rompono e non sono più conduttori. E per il cavallo tutto diventa più vicino: la strada, i campi, l’erba. È la causa del più grande numero di ferite con il filo spinato.
Ma purtroppo vi sono molte altre recinzioni pericolose!