La lotta biologica integrata alle mosche
Le mosche sono insetti, diffusissimi nella maggior parte degli habitat, ed in particolare dove vi è maggiore disponibilità di substrati organici. In diversi ambienti le mosche, quando superano certi livelli di popolazione, possono arrecare diversi disagi e problematiche riassumibili in:
• fastidio ad animali ed operatori con ripercussioni negative sulle produzioni e sulla resa del lavoro
• perdite economiche negli allevamenti
• disagio per le aree urbane ubicate in vicinanza di strutture favorevoli allo sviluppo dell’insetto
• possibile trasmissione di malattie e relative denunce ed ispezioni da parte delle Asl
Come tutti gli organismi viventi, anche le mosche hanno dei nemici naturali, che, vivendo a loro spese, ne limitano lo sviluppo. La lotta biologica può utilizzare questi antagonisti, introducendoli negli ambienti di proliferazione delle mosche, allo scopo di tenerne sotto controllo le popolazioni.
Si tratta di piccoli imenotteri che, per nutrirsi e riprodursi, cercano attivamente le pupe delle mosche, parassitizzandole attraverso la deposizione di più uova al loro interno. In tal modo il ciclo biologico della mosca viene interrotto, impedendo la nascita dell’adulto. Al termine dello sviluppo delle pupe di mosca parassitizzate, escono altri parassitoidi, che avviano un nuovo ciclo di controllo biologico.
Il programma di lotta biologica prevede l’utilizzo contemporaneo di due specie performanti di parassitoidi (Nasonia vitripennis e Spalangia Cameroni), le introduzioni di questi antagonisti naturali vengono attivate all’inizio della primavera (alle primissime apparizioni di mosche) e continuate fino al termine della stagione calda, con distribuzioni ripetute ogni due/tre settimane.
Il contenuto va distribuito nei perimetri dei luoghi di sviluppo delle larve di mosca (box o letamaie), evitando le aree bagnate e quelle soggette a calpestio.
Questi due prodotti non sono pericolose per l’ambiente, per l’uomo e per gli animali, inoltre non interferiscono in nessun modo con la vita dei cavalli, o degli altri animali. La confezione vuota va smaltita secondo le disposizioni locali. Prodotti utlizzabili anche in Agricoltura Biologica (Reg. CE 889/2008).
NoFly Pak -NFPNV
Nasonia vitripennis (Hymenoptera, Pteromalidae) è un parassitoide di pupe di mosca, al cui interno depone le proprie uova. Il ciclo della mosca viene interrotto e dalle pupe parassitizzate fuoriescono nuovi parassitoidi anziché adulti di mosca.
Una femmina adulta può vivere anche 15 giorni, durante i quali origina sino oltre 300 individui.
E’ parassitoide gregario, il che facilità un più rapido insediamento negli ambienti di utilizzo.
Impiego
Noflypak Rif. NFPNV viene impiegato all’interno dei box, meglio se sui lati, nelle letamaie, e in tutti quei luoghi dove vedete delle larve. Nasonia vitripennis è disponibile in confezioni da 15.000 o 150.000 individui. Ogni confezione contiene pupe di mosca parassitizzate con i parassitoidi prossimi allo sfarfallamento.
Il contenuto deve essere distribuito a spaglio direttamente sui substrati organici in cui si sviluppano le larve di mosche.
Dalle pupe distribuite fuoriescono i parassitoidi adulti, che ricercano attivamente le pupe di mosca da parassitizzare.
NFPNV non è pericoloso per l’ambiente, per l’uomo e per gli animali, inoltre non interferiscono in nessun modo con la vita dei cavalli, o degli altri animali.
Conservazione
Le confezioni devono essere impiegate appena possibile o conservate in luogo fresco per max 1-2 giorni.
Spalangia Cameroni
Spalangia cameroni (Hymenoptera, Pteromalidae) è un parassitoide di pupe di mosca, all'interno delle quali Spalangia
c. depone le proprie uova. Da queste si svilupperanno delle piccole larve che cresceranno a spese del contenuto della pupa di mosca. Dalle pupe parassitizzate emergeranno nuovi parassitoidi ed il ciclo vitale della mosca ne risulterà interrotto.
Spalangia cameroni è un insetto di piccole dimensioni (dai 2,5 ai 3 mm) ed il suo ciclo vitale si completa, a 26°C, in circa 25 giorni. E' un parassitoide solitario e pertanto da una singola pupa di mosca parassitizzata si origina un solo adulto di Spalangia c.
Spalangia cameroni è un parassitoide cosmopolita ed è molto presente nei nostri ambienti. Ha un ciclo vitale più lungo di altri parassitoidi e si insedia più lentamente negli ambienti in cui viene inserita. Una volta insediata, Spalangia c., è tuttavia in grado di portare a buon fine numerosi cicli di parassitizzazione.
Impiego
Spalangia c. viene impiegata nei programmi di lotta biologica contro le mosche e risulta particolarmente indicata negli allevamenti bovini. Si consiglia di combinare la sua azione con quella del parassitoide Nasonia vitripennis NFPNV
Le prime introduzioni devono essere fatte ad inizio Primavera, generalmente da metà Marzo e il mese di Aprile. I lanci di Spalangia c. devono continuare a cadenza quindicinale per tutta la stagione calda.
Ogni confezione contiene pupe di mosca parassitizzate, con i parassitoidi prossimi allo sfarfallamento. L'applicazione risulta essere identica a quella prevista per Nasonia Vitripennis.
Dalle pupe distribuite fuoriescono i parassitoidi adulti, che ricercano attivamente le pupe di mosca da parassitizzare.
Conservazione
Le confezioni devono essere impiegate appena possibile o conservate in luogo fresco per max 1-2 giorni.
Ecco come applicarli
Semplice e veloce l'applicazione.