Una barriera mentale
Come funziona?
L’elettrificatore, sia a corrente che a batteria, trasforma la corrente moltiplicandone il voltaggio a scapito dell’amperaggio. Come per la corrente normale – che viene trasportata da due fili – anche noi abbiamo due conduttori: il primo, grazie al paletto di terra che esce dal nostro elettrificatore, è il suolo che può essere paragonato a un filo conduttore che collega sempre il vostro cavallo (se la terra viene applicata seguendo
le nostre istruzioni); il secondo è il nastro.
Quando il cavallo tocca il nastro camminando sulla terra con i suoi ferri o i suoi zoccoli,
ecco che scocca la scintilla e l’elettricità lo colpisce creando in lui una decisa reazione.
Reazione del cavallo
Il cavallo si avvicina per curiosità ma con una certa prudenza, nel momento in cui tocca il nastro, riceve una violenta scossa elettrica. Questa scossa, se proviene da un nostro elettrificatore che pulsa con grande potenza e da un nastro ben installato e con grandi performance come il nostro, è paragonabile, come sensazione, a un colpo di frusta! Grazie a questo ricordo doloroso il cavallo rispetterà questa che diviene una “barriera mentale”. Anche i più grandi saltatori che volano ostacoli di 2 metri di altezza, non si azzarderanno a saltare 1,30 m di nastro. Il cavallo, infatti, pensa di trovarsi davanti a un muro che gli provoca dolore e per questo diventa invalicabile.
Una barriera visiva
Il nastro è un ostacolo largo e quindi ben visibile; quando se lo trova davanti, in una frazione di secondo, l’istinto di conservazione gli comanda di arrestarsi, di rispettarlo e non travolgerlo “...è un ramo troppo grosso perché io lo spezzi, preferisco aggirarlo...”
Certo che per ben rispondere a questa necessità il cavallo deve trovarsi davanti due o tre altezze di nastro largo!
Cinquecento metri di nastro da quaranta millimetri sono paragonabili a una vela di circa venti metri quadri: vi pare nulla quando soffi a il vento? Il nostro nastro è stato studiato per permettere che il vento passi grazie alla maglia larga.
Ma assolutamente rispettate la massima distanza di 5 m tra un isolatore e l’altro o di 4 m se abitate in una zona ventosa, così il vostro nastro non vibrerà e non si consumerà con la vibrazione.
La visione del cavallo
Da approfonditi studi i più grandi oftalmologi mondiali hanno appurato che la visione del cavallo è scarsa. Se potesse leggere non riuscirebbe a riconoscere nemmeno le lettere più grandi di una tavola per oftalmologia (quella usata per le valutazioni della vista). Vede sì a 350°, mentre l’uomo vede solo a 180°, ma vede come noi, con entrambi gli occhi, solo su 65°, e ha molti angoli morti, davanti il proprio naso e dietro di lui.